e l'incazzatura stanno lasciando spazio a nuove soluzioni e altri pensieri.
La causa dei miei problemi non è stata trovata. La dottoressa ha accertato che non ho allergie alimentari ed ha abbozzato una cura per l'intolleranza al lattosio. Fra un mese dovrei fare una reintroduzione graduale del lattosio, assistita in ospedale. Nel frattempo dovrò assumere dei probiotici.
Ma il punto è che siamo ancora fermi. La soluzione alla semplice intolleranza c'è... ma non sapendo cosa scatena tutto è inutile fare qualsiasi cosa. L'allergologa ci ha quindi consigliato (anche un po' bruscamente direi) di rivolgerci ad un altro gastroenterologo, visto che la cosa non la compete più.
Sinceramente mi sono trovata male, ma non perché non mi sia stato detto quello di cui avevo bisogno... ci mancherebbe... è stato il modo. Il tono è stato da lavata di capo, io mi sono trovata in lacrime perché mi è stato detto che in fondo, se sto diventando anoressica è perché ho un blocco verso il lattosio.
Eppure due giorni prima mi aveva detto che ci sono celiaci che hanno come unico sintomo l'intolleranza al lattosio.
Mentre mi faceva il cazziatone per come ho gestito la cosa (ho fatto tutto quello che è stato chiesto dai gastroenterologi) mi ha anche detto, tanto per farmi meno male, che i celiaci non hanno reazioni come le mie e che la ragazzina che era stata lì prima di me era una vera celiaca e le aveva fatto il certificato per prendere i soldini mensilmente... lei, ci ha tenuto a dirlo, sintomi zero.
Un grazie di cuore, quindi, dottoressa X, anche solo per il supporto morale per i miei dodici anni di sofferenze atroci che nessun medico è ancora riuscito a curare.
Fossi un altro uscita di lì mi sarei tirata dal ponte, ma siccome sono io cercherò di guarire con tutte le mie forze.
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