mercoledì 31 marzo 2010

Acido

Questa è una delle cose che mi fanno più incazzare.
Oggi su uno dei più importanti siti d'informazione italiani ho trovato questo titolo.
Ipocondria rosa.
Ve la racconto io l'ipocondria rosa:
c'è una ragazza che da mesi si sente male, malissimo. Questa ragazza ha mal di pancia sempre più forti, corre al bagno, piange e si dispera, a volte sviene dal dolore. Finalmente ecco che si fa visitare da un medico, ovviamente a pagamento perché altrimenti ci sarebbero voluti mesi... alla ragazza vengono date alcune analisi da fare da cui purtroppo non esce niente. I dolori nel frattempo continuano e si aggravano. La ragazza torna dal dottore coi risultati, che lo convincono che si tratti di un caso di ipocondria, tanto che ad un certo punto domanda alla paziente che cosa crede di avere. Poi rivolgendosi al compagno della ragazza afferma che alle donne bisogna sempre dare un colpo in testa, perché le donne sono brave ad inventarsi i problemi. A quel punto il medico liquida la paziente senza fare altri esami e le dice al massimo di fare un breath test anche se ormai era ovvio che l'intolleranza al lattosio c'era. Giusto per fare soffrire un po' di più la ragazza, che nel frattempo presa dalla disperazione va per conto suo a fare una colonscopia da cui risulta esserci una semplice irritazione, per cui tutti pensano sia stress e quindi nemmeno si degnano di fare un esame istologico. Anche il tizio della colonscopia la tratta come se fosse scema. Così, gratuitamente... senza nemmeno mortificarsi perché durante l'esame il macchinario s'è rotto due volte e s'è dovuto ricominciare facendola alzare e spostare il lettino. Anche se lei ha chiesto di essere almeno un po' sedata e le hanno detto di no che tanto avevano finito (sono arrivati a due terzi). La ragazza si rivolge ad un secondo gastroenterologo, che le propone alcune medicine, fra cui il Levopraid... tralasciando di dire che si tratta di uno psicofarmaco. La ragazza oltre che stare male si sente completamente rintronata e non sa perché, tralasciando i guai provocati dalla stimolazione della prolattina. Passa un anno e la ragazza peggiora e peggiora. Ormai ha perso otto chili, esce a fatica e non riesce a concentrarsi perché mangia solo riso. Ad un certo punto, presa dalla disperazione cerca un terzo medico. Sempre a pagamento... questo prende il doppio del primo, che sia un segno? La ragazza va a farsi visitare e in dieci minuti il medico tira le sue conclusioni e c'è tempo pure per un'ecografia. Gastroscopia per escludere la celiachia, rettoscopia per togliersi alcuni dubbi. Da entrambi gli esami risultano gravi irritazioni, il colon è pesantemente ulcerato e irritato. Il medico finalmente, nel giro di pochi giorni, prescrive una cura precisa, che al momento sembra pure funzionare. La ragazza non deve più correre al bagno e si sente decisamente meglio. Al medico domanda se tutto questo è possibile sia stato causato da stress, ansia... risponde che secondo lui questa cosa è una grossa scusa per smettere di cercare e che semmai è proprio il contrario... il dolore causa stress. Conclude dicendo che se la cura funziona il "male" era una semplice colite curata male. La ragazza avrebbe potuto stare bene mesi e mesi prima, ma si sa, le donne sono ipocondriache e hanno poche malattie per cui meglio mandarle a casa a covare i dolori e lasciare che vengano scritti articoli del ca**o invece di denunciare i quotidiani casi di malasanità.

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